Questo quaderno innovativo grazie al suo originale brevetto EyeHand ™ agevola e sviluppa la coordinazione occhio-mano.
Difficilmente si sente parlare di disgrafia se non quando vi è affetto un nostro caro, o noi. Tuttavia è una realtà in aumento, complice l’attenzione che negli ultimi anni è posta sui DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) che includono discalculia, disortografia, dislessia e disgrafia. Disturbi differenti tra loro che necessitano di diverse soluzioni. L’orgine del disturbo è diversa, come potrebbero essere risolti con un unico approccio?
Gli affetti da disgrafia sono maggiormente i ragazzi in età adolescenziale e pre adolescenziale. Un’età che amplifica ogni minimo problema, un disturbo che mina l’autostima.
Ricordi i tuoi anni passati tra i banchi delle elementari? Sicuramente ricorderai quel ragazzo o ragazza che non appuntava mai i compiti, che era bravo a dialogare ma non scriveva più di qualche riga nei temi in classe, con scrittura disallineata, proporzioni diverse tra le lettere.
Svogliato, disordinato, irrispettoso. Solo disgrafico.
Molti ragazzi con intelligenza sopra la media arrivano ad odiare la scuola, non continuando gli studi se non quelli dell’obbligo, altri finiscono in depressione.
La disgrafia non è solo non riuscire a leggere ciò che si scrive.
L’attenzione che negli ultimi anni è stata posta sui DSA ha portato i genitori e i ragazzi a cercare delle soluzioni.
Esistono infatti ad oggi professionisti specializzati, pagine e gruppi Facebook rivolti esclusivamente a disgrafici e che trattano ogni sfaccettatura della materia, portali web focalizzati nella vendita di materiale specifico.
Il livello di condivisione, interazione e supporto tra i membri è alto ed attivo. Il mercato è risultato attivo e vivo: c’è interesse, interazione, richiesta e vendita settorializzata.
Il mercato attuale è già strutturato e occupato da due brand forti, ma entrambi offrono strumenti generici per i DSA: Erickson (il cui quaderno rientra in un ecosistema molto più grande, con autorevolezza istituzionale), seguito da I Quaderni del Gallo (prodotto internamente da una tipografia, può giovare di costi di produzione più contenuti). Ci sono poi diverse realtà minori, molte delle quali senza brand (senza nome, marchio, identità visiva) che si trovano su Amazon ed Ebay. Abbiamo poi Monocromo QI (sub brand di Pigna) che sfrutta una rete vendita territoriale con punti vendita fisici (GDO).
Per essere riconosciuto come disgrafico, un ragazzo deve sottoporsi a visite di diverso genere, anche psicologiche, questa lunga trafila non aumenta di certo l’autostima.
Ma è perfetta per essere etichettati come “disgrafico” dai compagni.
Risulta chiaro che la principale preoccupazione è quella del profilo psicologico del disgrafico. In seconda lettura ci si concentra sulle problematiche: il disordine, i brutti voti e, non per ultimo, l’impatto sui genitori e sulla famiglia.
Grafy ™ non è il primo quaderno per disgrafici.
Nella comunicazione del Brand, la parola disgrafia è presente solo nel materiale dedicato ai genitori, mai su quelli destinati ai ragazzi.
A differenza dei competitors generalisti ed improntati su tutti i DSA (distrurbi specifici dell'apprendimento), Grafy ™ è l'unico specializzato per il disturbo specifico della disgrafia.
L’unico quaderno che, grazie al suo originale brevetto EyeHand ™, sviluppa la coordinazione occhio-mano e costituisce un reale aiuto per gli affetti da disgrafia.
Questo per il consumatore significa che può utilizzare uno strumento nato specificatamente per il recupero di questo disturbo, non uno che cerca di risolverli tutti.
Grazie perché, oltre a fare benissimo il vostro lavoro, mi state sostenendo con entusiasmo in questo mio piccolo sogno.